"Nei piaceri dei sensi,
il disgusto confina
con il godimento"
(Francis Bacon)
La categorizzazione non vuole essere un etichetta diagnostica, ma viene usata come riduttore di complessità. Mi spiego meglio, benché ogni individuo rappresenti un’entità e una personalità unica, la maggior parte dei problemi psicologici (inclusi i disturbi alimentari) sottostà a regole precise che spesso sono uguali per molte persone. Nel corso di anni di ricerche, sono state selezionate caratteristiche specifiche che accomunano la maggior parte dei soggetti sofferenti di un disturbo. La conoscenza dei meccanismi che operano sotto la superficie della patologia, unite alla storia unica del paziente, aiutano il terapeuta nella selezione della strategia più adatta alla risoluzione del suo specifico problema. La terapia breve strategica, parte dal presupposto che solo la soluzione più idonea e calzante, proprio perché funziona, riesce a spiegarci come il problema si evolva e si mantenga. Tenendo conto di questi principi sono stati elaborati diversi profili che descrivono i meccanismi di innesco e mantenimento di vari disturbi alimentari.